Creare un profilo LinkedIn ottimizzato

LinkedIn, lanciato il 5 Maggio del 2003, è il social network più diffuso ed utilizzato da parte di professionisti e responsabili delle risorse umane. Nel 2021 ha superato gli 800 milioni di utenti iscritti. Inizialmente è nato come un sito per la ricerca di lavoro, ma oggi, grazie alla maggior parte dei professionisti del mondo digitale, e aspiranti tali, che partecipano attivamente alla community è diventato una vera e propria piazza virtuale dove i professionisti cercano clienti e nuove opportunità lavorative. Inoltre è diventato anche uno strumento fondamentale per il personal branding e la cura della propria reputazione professionale online. Oggi vediamo come ottimizzare al meglio il profilo per far sì che possa essere trovato da più head hunter possibili così da aumentare le probabilità di trovare una nuova opportunità professionale.

L’algoritmo premia il profilo completo

All’interno del proprio proprio profilo è presente una sezione dashboard, visibile solamente dall’utente loggato, che contiene un riepilogo dello stato di completamento dell’account. L’algoritmo è progettato per prediligere tutti quei profili che hanno ottenuto il massimo livello di stelle, ovvero quelli che sono stati compilati in ogni loro parte. L’azienda di Sunnyvale sostiene che un profilo con il livello di stelle massimo ha una probabilità di oltre il 25% di finire tra i primi risultati di ricerca e di ottenere oltre il 50% di visualizzazioni.

L’headline ti deve distinguere

L’headline, chiamato anche sommario, è quel piccolo spazio messo a disposizione sotto al nome che ha il compito di descrivere nel miglior modo la propria figura professionale. Ricordatevi che questa breve frase verrà utilizzata per l’indicizzazione del profilo all’interno del motore di LinkedIn e sui motori di ricerca esterni, di conseguenza vi consiglio di scegliere delle parole chiave che possano riassumere al meglio chi siete. Nel mio caso ho scelto di adottare lo schema “mansione” at “nome azienda”, come consultabile sul mio profilo.

L'url personalizzata

Spesso dimenticata dalla maggior parte degli utenti, l’url personalizzata permette di trovare più facilmente un profilo e di condividerlo con un recruiter o incollarlo in maniera semplice all’interno di un curriculum. Questa impostazione rende il profilo più professionale andando a sostituire la sequenza di numeri casuali generata durante la creazione dell’account e migliora l’indicizzazione sui motori esterni come Google e Bing.

Scegliere la foto di profilo e di copertina

La foto del profilo, insieme a quella di copertina, sono i primi elementi che andranno a catturare l’attenzione dell’utente e del recruiter. La presenza di un’immagine di profilo aumenta notevolmente la probabilità che il vostro profilo possa essere aperto e consultato dalle persone. Scegliete una foto legata al contesto e che possa rappresentare al meglio la vostra personalità e la vostra professionalità. Evitate di fare ritagli da foto di gruppo oppure di recuperare la foto delle vostre ultime vacanze in spiaggia. Esiste inoltre un comodo e pratico tool, sviluppato da Snappr, che consente di analizzare la foto e di ottenere un punteggio: più è alto, più l’immagine sarà adatta al nostro scopo. L’immagine di copertina è un ulteriore elemento distintivo del profilo, esistono software come Canva che hanno a disposizione numerosi modelli da cui partire per la creazione di un’immagine di copertina personalizzata.

Test eseguito sulla mia immagine di profilo

La sezione informazioni

LinkedIn ci offre uno spazio testuale di 2600 caratteri da poter utilizzare per raccontare al meglio la nostra persona. Questa sezione, spesso sottovalutata, appare subito sotto la nostra immagine di profilo ed è molto utile per il posizionamento dello stesso all’interno del motore di ricerca interno al portale. Questa sezione deve contenere una sintesi coinvolgente della nostra storia personale e professionale così da riuscire a catturare l’interesse di un recruiter. Un buon riepilogo deve raccontare in maniera sintetica e completa la nostra persona dal punto di vista umano, professionale e contenere diverse parole chiave per le quali vogliamo che il nostro profilo possa essere trovato. Ricordatevi infine di valorizzare le vostre soft skills.

Le informazioni di contatto

Ricordatevi di tenere aggiornate le informazioni di contatto. LinkedIn offre la possibilità di contattare gli utenti tramite la piattaforma di messaggistica istantanea integrata nel social stesso, ma alcuni recruiter preferiscono scrivere un’email. Assicuratevi che l’indirizzo email fornito, oltre ad essere professionale, sia anche corretto. Potete inoltre inserire il vostro sito web, il portfolio e il blog. Mi sento di sconsigliare l’inserimento del numero di telefono e dell’indirizzo di casa, sono sempre dati personali di una certa rilevanza che non dovrebbero essere di pubblico dominio.

La sezione “In primo piano”

Questa sezione ci offre la possibilità di fissare in primo piano alcuni nostri contenuti come post, articoli, link esterni e immagini. Potete quindi dedicare uno spazio privilegiato ad alcuni vostri progetti, collaborazioni oppure contenuti particolari. Utilizzate questa sezione per dare un valore aggiunto al vostro profilo e alla vostra persona.

L’esperienza lavorativa e di volontariato

La raccolta delle esperienze lavorative e di volontariato sono due delle sezioni più importanti di questo social network. Per ogni esperienza lavorativa è possibile indicare la qualifica, il tipo di impiego, il nome dell’azienda, la località, la data di inizio e fine esperienza, una descrizione e un elenco di media. Nella descrizione puoi spiegare gli incarichi che ti hanno affidato, le responsabilità che hai avuto ed elencare tutte le nuove competenze che hai acquisito oppure migliorato. Nei media puoi aggiungere link a documenti esterni, progetti open, articoli, foto, siti web e video. Io per ogni esperienza lavorativa utilizzo quest’elenco per raccogliere post e articoli che parlano di progetti sui quali ho lavorato e di eventi che mi hanno coinvolto direttamente. Le esperienze di volontariato, oltre ad essere un valido alleato per le soft skills, costituiscono senza dubbio un valore aggiunto alla vostra persona.

La formazione e le certificazioni

Nella sezione formazione dovete includere tutti i percorsi formativi che vi hanno fatto ottenere un titolo di studio come il liceo, l’ITS oppure l’Università. Vi suggerisco di inserire anche la valutazione, se superiore alla media. Volendo potete aggiungere anche una descrizione dell’attività fatta e collegamenti ad eventuali progetti realizzati. La parte relativa alle certificazioni, se incrementata periodicamente, dimostra la vostra volontà, come studenti o professionisti, di volersi tenere aggiornati. Per ogni attestato è possibile inserire anche il codice identificativo per rendere possibile la verifica della validità da parte di un altro utente.

L’elenco delle competenze

Questo è uno dei tasselli fondamentali per la realizzazione di un profilo LinkedIn ottimizzato. Il mio consiglio è quello di inserire un buon numero di competenze relative al vostro settore, senza mentire. I recruiter grazie alle competenze, considerate come parole chiave, possono trovare molto più facilmente il vostro profilo. Potete farvi confermare le competenze dai colleghi, responsabili e persone che, in un modo o nell’altro, hanno interagito con voi e toccato con mano le vostre capacità. LinkedIn mette a disposizione una piattaforma con dei test per rilasciare dei badge di verifica su alcune competenze. Inoltre viene offerta la possibilità di impostare tre competenze principali.

Fai crescere il tuo network

Le connessioni tra gli utenti sono il pilastro fondamentale di ogni social network. Facebook ha il concetto di amicizie, Instagram di follower e LinkedIn di collegamenti. Per la ricerca di un nuovo lavoro, di clienti, di collaboratori, di investitori oppure di lettori per il vostro blog, più la vostra rete è ampia, maggiori saranno le possibilità di raggiungere il vostro obiettivo. La creazione del vostro network non è una cosa che può avvenire in un giorno oppure in una settimana, servono mesi o addirittura anni, dovete lavorare giornalmente identificando un pubblico ideale. Per chi lavora nel campo dell’informatica e del mondo digitale una valida strategia può essere quella di circondarsi di professionisti del proprio settore. Potere inviare direttamente richieste di collegamento a persone di rilievo oppure, grazie alla produzione di contenuti, accettare quelle richieste mandate dagli altri utenti. LinkedIn consiglia di avere un numero minimo di 50 collegamenti, superati i 500 la scritta assumerà il valore “Più di 500 collegamenti”. Il numero massimo di collegamenti di primo livello è fissato a 30.000. Non fatevi intimorire dall’idea di inviare una richiesta di collegamento a delle persone sconosciute: dovete uscire dalla vostra comfort zone, il tutto dev’essere come un partecipare ad un evento dal vivo. Meglio una richiesta rifiutata che un rimorso tra qualche anno per un’opportunità persa.

Aiuta, scambia opinioni con altri professionisti e crea contenuti di valore

Il miglior modo per farsi conoscere su LinkedIn è quello di iniziare a creare dei contenuti di valore, del materiale che può istruire e formare qualcuno, risolvergli un problema oppure arricchirlo di conoscenza. Non esiste un numero di contenuti minimo oppure massimo da pubblicare, se hai la possibilità di portare del valore aggiunto all’interno del social network non vedo perché tu non debba farlo. Un post a settimana è un buon compromesso, strada facendo è possibile aggiustare il tiro. Andare a commentare i post di altri utenti, esprimendo pareri oppure proponendo una soluzione a qualche problematica non farà altro che aumentare la nostra visibilità rendendoci degli esperti del settore.

Tu sei a conoscenza di ulteriori strategie per l’ottimizzazione di un profilo LinkedIn?

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